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Avere cura. Cosa abbiamo imparato agli Uffizi.


Uffizi, 2 giugno 2018.


"Venite, oggi prima di visitare gli Uffizi, eccezionalmente possiamo vedere un'opera appena restaurata, un'opera che è stata colpita dallo scoppio della bomba dell'attentato dei Georgofili".



Entriamo nell'auditorium Vasari, scorrono in video le terribili immagini della strage, i titoli dei giornali di allora, il ricordo delle vittime, i danni alle cose e alle opere d'arte.
Tra esse I giocatori di carte di Bartolomeo Manfredi, pittore caravaggesco della prima metà del Seicento.



Era uno dei tre quadri che stavano sul pianerottolo di accesso al Corridoio Vasariano, insieme al Concerto sempre del Manfredi e alla dolcissima Adorazione dei pastori di Gherardo Delle Notti, e che vengono definiti «irrimediabilmente perduti» a causa della bomba.

Ci avviciniamo, non è facile raccontare ai bambini cos'è successo e perché l'opera "sembra rotta"...
Mentre provo a spiegare perché è importante ricordare momenti di Storia anche terribili, si avvicina a noi proprio la restauratrice del dipinto di Manfredi, Daniela Lippi!


(Daniela Lippi, e i miei due piccoli amici)
E' stato un regalo stupendo sentire dalla sua voce l'emozione di aver fatto qualcosa di incredibile: 
non ha potuto restituirci l'opera completa, mancano tantissime parti, ma ha ridato luce a un documento, che rimane come segno tangibile dell'accaduto, un'altra ferita da mostrare per non dimenticare.

I piccoli pezzi del dipinto quella notte caddero a terra, mischiati a polvere e terra, per lo più irriconoscibili, vennero subito raccolti con attenzione e pazienza come se fossero reliquie preziose o tessere di un puzzle, e messi da parte.

Daniela li ha analizzati tutti, con le loro crettature, gli avvallamenti e altri piccoli danni che il colore ha subito negli anni, comparandoli a quelli presenti nella foto ingrandita del quadro come era prima (foto fornita dal mitico Archivio Scala, che è l'archivio più grande e importante di immagini ad alta qualità di opere d'arte di tutto il mondo, dove ho avuto l'onore di fare un piccolo stage), poi ha ricomposto il "puzzle".

Un piccolo grande fuori programma, ma che ci ha regalato un insegnamento che vale più di tutte le parole che ho detto dopo: dobbiamo prenderci cura delle persone e delle cose, la vita è troppo bella per sprecarla in rancori e facendo del Male, piccolo o grande, il Male fa sempre e comunque male.
                                                            

Sul retro una cartellina, contiene i frammenti non ricollocati.


Ps, ecco dov'era finita la dolce Arianna, ingiustamente tolta dalla stanza di Michelangelo, sempre agli Uffizi








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