Passa ai contenuti principali

La storia (infinita) parte 2


LA BELLEZZA E' FIGURA DEL BENE



Seconda e ultima parte della "mia" Storia (infinita)

Non arrenderti...
Devi avere fiducia in te! Corri, dai! Non dubitare di te stesso, corri Atreiu!

Nella storia Atreiu si ritrova faccia a faccia con se stesso e spesso davanti a scelte difficili.
Bastian alla fine capisce che può salvare Fantasia, deve solo dare un nome all'imperatrice, che sta parlando proprio a lui!

-Che cosa deve fare?
Deve darmi un nuovo nome!
-Bastian perché non ascolti i tuoi sogni?
Ma io devo restare coi piedi per terra…
-Grida il mio nome Bastian, ti prego salvaci!
Va bene vi salverò, darò ascolto ai miei sogni!

In extremis, ma ce la fa: rimane solo un granello minuscolo, il Nulla ormai ha divorato quasi tutto. Tranne il minuscolo granello di sabbia.
L’imperatrice gli dice che la sua immaginazione e i suoi desideri hanno il potere di far ritornare in vita la sua terra, gloriosa come una volta.

Come guida, ho questo granello tra le mani, ma se guardi bene ce l’hai anche tu e puoi passarlo ai tuoi figli, ai tuoi amici.
Dipende tutto da noi, dai nostri sogni e dalle nostre mani.

-Perché è così buio?
All’inizio è sempre buio.
-Che cos’è?
Un granello di sabbia, tutto ciò che è rimasto del mio vasto impero.
-Fantasia è stata distrutta?
Sì…
-E’ stato tutto inutile…
No, non è vero. Fantasia può ancora risorgere dai tuoi sogni e dai tuoi desideri.
-E come?
Apri la mano. C’è qualcosa che desideri?
- Non lo so.
Allora Fantasia non esisterà più, mai più.
-Quanti ne posso dire?
Tutti quelli che vuoi, più tu ne esprimerai e più il regno di Fantasia diventerà splendido.
-Sul serio?
Prova!
...
Vaiiiii è ancora più bello del sogno!!!!
Guarda il Nulla non è mai esistito!


L'arte deve insegnare alla gente che ci sono attività che servono a nulla e che è indispensabile che ci siano, diceva Ionesco. Se ci pensate, quando la guerra, la violenza prende il sopravvento si distruggono non solo vite umane, ma anche biblioteche e monumenti. E' successo anche a Firenze, nell'attentato dei Georgofili, proprio accanto agli Uffizi.

Il buono è sempre meglio dell'utile! 

(dice Nuccio Ordine nel saggio "L'utilità dell'inutile", un libro che mi ha chiamato dalla libreria di mio fratello, e di cui non posso ogni giorno non rileggerne un pezzettino)

La bellezza è figura del bene

Dicevo nel titolo del post: questa frase, voluta dal professor Natali, ex direttore degli Uffizi, si trova proprio in via dei Georgofili.
E' la bontà che ci fa fare cose grandi, che ci fa sognare, che ci fa desiderare un mondo migliore.






Commenti

Post popolari in questo blog

AZIENDA AGRICOLA LE VALLI A LUCARDO

Luglio 2015. Cosa ho fatto a 39 settimane di gravidanza e 36 gradi all'ombra, di domenica pomeriggio? Ma sono andata dai più cari amici, al fresco, all' inaugurazione della loro azienda agricola Le valli a Lucardo !!! L'azienda Biologica di Luca produce ortaggi di stagione buoni e profumati, e un pecorino prodotto con il latte dei suoi animali...e soprattutto l'olio, richiesto anche fuori Toscana, talmente è bono! Potrete visitare l'orto e la stalla, il frantoio e il caseificio, e apprezzare il paesaggio unico della valle... e magari ammirare il tramonto dalla terrazza panoramica. Avete notato nella prima foto la scritta "Rifugi"? Bé questa è una bella storia da raccontare, meglio ancora da farsi raccontare dalla viva voce della nonna di Luca: infatti in fondo al sentiero all'interno dell'azienda, si trovano i rifugi scavati nella terra  durante la Seconda Guerra Mondiale. Proprio lì si rifugiarono alcune famiglie del Fia...

La stanza della riflessione. [A cosa serve… la stanza 67 degli Uffizi]

Mi prenderete per pazza ma la sala 67 degli Uffizi è quella che preferisco. Grigia. Vuota. Spoglia. Nemmeno un quadro. Solo un mega divano. No, non è perché arrivo stanca a fine visita. Scostiamo la tenda della finestra: si intravede un angolo grigio di Firenze, un palazzo e un ulivo. Ma cosa ci fa un ulivo in un vicoletto del centro storico? Quest’albero, simbolo di pace, serve a ricordarci quella notte tra il 26 e il 27  maggio 1993,  quando una bomba di 200 kg di tritolo ha distrutto la vita di 5 persone,  la  famiglia Nencioni  con le piccole Nadia di 9 anni e Caterina di pochi mesi, insieme allo studente Dario Capolicchio, che si trovava in un’abitazione di fronte alla Torre de’ Pulci, oltre a 48 feriti.  La strage dei Georgofili . Ha colpito nel cuore una città, l’ennesima di quel periodo brutto, quando la Mafia si faceva sentire contro l' applicazione dell'articolo 41 bis ch...