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La stanza della riflessione. [A cosa serve… la stanza 67 degli Uffizi]

Mi prenderete per pazza ma la sala 67 degli Uffizi è quella che preferisco.
Grigia. Vuota. Spoglia.
Nemmeno un quadro.
Solo un mega divano.
No, non è perché arrivo stanca a fine visita.
















Scostiamo la tenda della finestra: si intravede un angolo grigio di Firenze, un palazzo e un ulivo.
Ma cosa ci fa un ulivo in un vicoletto del centro storico?

Quest’albero, simbolo di pace, serve a ricordarci quella notte tra il 26 e il 27 maggio 1993, quando una bomba di 200 kg di tritolo ha distrutto la vita di 5 persone, la famiglia Nencioni con le piccole Nadia di 9 anni e Caterina di pochi mesi, insieme allo studente Dario Capolicchio, che si trovava in un’abitazione di fronte alla Torre de’ Pulci, oltre a 48 feriti. 
La strage dei Georgofili.
Ha colpito nel cuore una città, l’ennesima di quel periodo brutto, quando la Mafia si faceva sentire contro l'applicazione dell'articolo 41 bis che prevedeva il carcere duro e l'isolamento per i mafiosi.

Il luogo dell'esplosione è ricordata da questa scultura:




 







Per questo motivo mi fermo sempre in quella stanza numero 67, spoglia e grigia, che per me è la stanza della Riflessione.
Quella bomba ha distrutto vite umane, 
ha distrutto dei pezzi di vita culturale.
Non ci sono più delle persone.
Non ci sono più dei meravigliosi quadri.

Quando ho chiesto all’ex direttore Antonio Natali se era un caso che lì non ci fossero dei quadri o se era una scelta meditata, ha evitato una risposto diretta, ma poi mi ha sorriso e regalato un mezzo abbraccio. Quindi voglio credere che la mia sensazione sia vera e di non essere l’unica ad apprezzare questa scelta.
Di sicuro a me ha colpito molto e mi commuovo ogni volta che mi fermo lì.

Ogni volta con i miei ospiti ci fermiamo un attimo, in silenzio.
Poi all’uscita andiamo sul posto a leggere la poesia di Nadia Nencioni e a conoscere anche la scultura di Roberto Barni.

Voglio credere che con la cultura possiamo riempire quel grigio con nuovi colori. E non dimenticare.

Gli eventi per ricordare la Strage nel 25° anniversario:
http://www.controradio.it/firenze-ricorda-25-anni-da-attentato-georgofili-la-strage-mafiosa-del-93/









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