Eccoci con l'appuntamento primaverile del Safari Urbano a Firenze, ideato dal magico trio Deborah Croci, Lorenzo alias La tata maschio e l'illustratrice Burabacio.
Sabato 12 alle 15 sarò alla guida di una ciurma di piccoli cittadini alla scoperta del nostro patrimonio.
Ma come nasce un Safari?
Dalla curiosità e dai libri, per quanto mi riguarda.
Ogni volta che passeggio per Firenze, sono in bilico tra l'emozione (perché sto attraversando un pezzo di Storia) e un po' di nervosismo (perché non tutti riescono a non rovinare e sporcare qualcosa che è un po' anche loro).
Eppure basterebbe poco, alla fine ognuno di noi è come uno strumento in una grande orchestra, in cui bisogna conoscersi, ascoltarsi, adattarsi, in cui ognuno deve fare la sua parte, perché siamo tutti importanti.
Il rispetto passa dalla gentilezza e dalla consapevolezza che tutto è per noi, ma non è nostro, ne siamo solo custodi (citando il Papa) perché anche gli altri ne possano godere.
Camminare per la città è come sfogliare l'album delle foto di famiglia per conoscere la nostra storia (questo credo l'abbia detto il prof. Montanari).
Per questo il Safari è come un viaggio nel tempo, per imparare a guardare la città e a proteggerla dalle "nuove bombe": non più quelle della Seconda guerra mondiale, ma quelle dell'abbandono, dello sporco, della maleducazione.
Pioggia non ti temiamo, domani partiamo per osservare leoni, lucertole, unicorni e tanto altro!
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