Benvenuto Carnevale!
Oggi voglio parlarvi di una maschera che si trova agli Uffizi.
C'è infatti una piccola tavola, che in termini tecnici è detta "coperta" di ritratto (perché nascondeva il quadro vero e proprio), in cui è raffigurata una maschera con una scritta in latino: «Sua Cuique Persona» («A ciascuno la sua maschera»).
Non siamo sicurissimi dell'identità del pittore che l'ha dipinta e nemmeno del quadro che copriva.
Certo è che è un'allegoria e che molto probabilmente copriva un ritratto.
Così come la maschera nasconde la nostra vera anima, così questa coperta nascondeva il quadro che poteva essere magari svelato solo in alcune occasioni e solo da alcune persone.
Era una pratica comune, che ritroviamo anche nelle chiese dove le opere degli altari venivano coperte e svelate solo nelle celebrazioni importanti.
Succede tuttora per esempio con la Madonna dell'Impruneta.
A ciascuno la sua maschera, quindi!
Sarebbe meglio non averne e mostrarsi davvero per come si è, senza dover dimostrare niente a nessuno: gentilezza e verità fanno la differenza nei rapporti, non portano con sé rancore, né voglia di essere superiori e potenti.
Forse è anche questo il significato della Quaresima: credenti o no, ci ricorda di eliminare le maschere che come delle tossine in eccesso inquinano la nostra anima.
A Firenze puoi trovare altre maschere, seguendo il filo della storia e dell'arte:
al museo archeologico di Firenze, per esempio...
1. ci sono quelle che si mettevano sulle mummie, per ricordare e commemorare il defunto;
2. c'è Medusa: era una maschera, anche del teatro, una testa terribile e mozzata dallo "sguardo potente", un essere quasi nato senza corpo.
Si usava come amuleto, per proteggersi e dissuadere dalle cattive azioni.
Al museo Medusa è rappresentata varie volte su statue, vasi e in bronzetti: potrete divertirvi a trovarle tutte.
3. elmi a maschera: terribili per spaventare il nemico, e difendersi of course!
4. ci sono anche le maschere di gesso calcate sul volto del defunto: come quella di Brunelleschi che si trova al museo dell'Opera del duomo.
5. le maschere compaiono sulle tombe medicee di Michelangelo: questa è quella che accompagna l'allegoria della Notte.
Anche fuori dalla città ne possiamo vedere delle belle:
6. ad esempio all'Antella, nel teatro ci sono resti antichi tra cui le maschere di un Satiro e di Dioniso.
Fotografa queste e altre maschere e condividile sulle mie pagine facebook o instagram con #maschereFirenze!
Oggi voglio parlarvi di una maschera che si trova agli Uffizi.
C'è infatti una piccola tavola, che in termini tecnici è detta "coperta" di ritratto (perché nascondeva il quadro vero e proprio), in cui è raffigurata una maschera con una scritta in latino: «Sua Cuique Persona» («A ciascuno la sua maschera»).
Non siamo sicurissimi dell'identità del pittore che l'ha dipinta e nemmeno del quadro che copriva.
Certo è che è un'allegoria e che molto probabilmente copriva un ritratto.
Così come la maschera nasconde la nostra vera anima, così questa coperta nascondeva il quadro che poteva essere magari svelato solo in alcune occasioni e solo da alcune persone.
Era una pratica comune, che ritroviamo anche nelle chiese dove le opere degli altari venivano coperte e svelate solo nelle celebrazioni importanti.
Succede tuttora per esempio con la Madonna dell'Impruneta.
A ciascuno la sua maschera, quindi!
Sarebbe meglio non averne e mostrarsi davvero per come si è, senza dover dimostrare niente a nessuno: gentilezza e verità fanno la differenza nei rapporti, non portano con sé rancore, né voglia di essere superiori e potenti.
Forse è anche questo il significato della Quaresima: credenti o no, ci ricorda di eliminare le maschere che come delle tossine in eccesso inquinano la nostra anima.
A Firenze puoi trovare altre maschere, seguendo il filo della storia e dell'arte:
al museo archeologico di Firenze, per esempio...
1. ci sono quelle che si mettevano sulle mummie, per ricordare e commemorare il defunto;
2. c'è Medusa: era una maschera, anche del teatro, una testa terribile e mozzata dallo "sguardo potente", un essere quasi nato senza corpo.
Si usava come amuleto, per proteggersi e dissuadere dalle cattive azioni.
Al museo Medusa è rappresentata varie volte su statue, vasi e in bronzetti: potrete divertirvi a trovarle tutte.
3. elmi a maschera: terribili per spaventare il nemico, e difendersi of course!
4. ci sono anche le maschere di gesso calcate sul volto del defunto: come quella di Brunelleschi che si trova al museo dell'Opera del duomo.
5. le maschere compaiono sulle tombe medicee di Michelangelo: questa è quella che accompagna l'allegoria della Notte.
Anche fuori dalla città ne possiamo vedere delle belle:
6. ad esempio all'Antella, nel teatro ci sono resti antichi tra cui le maschere di un Satiro e di Dioniso.
Fotografa queste e altre maschere e condividile sulle mie pagine facebook o instagram con #maschereFirenze!
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