“Guarda
Mariagrazia, qualcuno ha pasticciato la statua di San Giovanni!”;
“Qui hanno
attaccato mille lucchetti!….”
Basta poco e il
nostro Safari urbano (con la regia e l'entusiasmo di Deborah Croci, travel designer ) si rivela per
quello che è: andiamo a caccia dei birboni che hanno rovinato le
cose di tutti, il nostro patrimonio.
Durante i Safari che
propongo ai bambini per scoprire la città attraverso i loro occhi e
la loro fantasia, niente segreti o misteri da svelare.
Il mio compito
è quello di prenderli per mano e iniziare ad imparare a parlare la
lingua di Firenze, il cui alfabeto è fatto di pietre, fontane,
monumenti e palazzi. Noi che viviamo in città ci passiamo in mezzo
ogni giorno e quasi non ci rendiamo più conto.
Perché i lampioni
hanno le zampe leonine? Hai mai notato che le pietre delle strade
sono scolpite in obliquo o sai che ognuna di esse si chiama in modo
diverso?
Mentre passeggiamo inevitabilmente i bimbi notano mozziconi, graffiti, sporco, e subito colgono la lezione più preziosa: se sporchi e rovini la città, non
si capisce più nulla, non apprezzi più nulla, non impari niente.
Ecco perché il
Safari è una delle visite che amo di più.
La storia non serve
solo a emozionarsi, ma a divenatre più curiosi, sensibili e a
riflettere su quanto il patrimonio vada tutelato anche dai noi cittadini.
La storia serve per
crescere.
Ti ho
incuriosito? Vieni a trovarci su facebook per scoprire le date di Firenze e delle altre città!
A Firenze iniziamo il 24 marzo, ci sarai?
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