Amo molto il museo del Bargello, da cui ogni volta esco con una conoscenza in più, un dettaglio in più che mi ha colpito.
Per caso un giorno, cercando materiale su deschi da parto (eh?? cosa sono??) e Madonne del parto, un catalogo mi ha "chiamato": un catalogo che si riferiva a una mostra svizzera in cui erano pure presenti vari oggetti del nostro museo fiorentino.
E così me ne sono innamorata ed è nata questa visita guidata al Bargello: Doni d'amore, appunto.
Ti racconto una storia che sembra lontana anni luce dalla realtà odierna delle donne di oggi.
Le nostre antenate di qualche secolo fa conducevano una vita non semplice, fatta di obblighi e di doveri, e che recitavano la parte della "merce" di scambio in caso di matrimonio, in cui si stipulava un contratto tra uomini, padre e futuro marito, con dote e regali simbolici, e suggellato con una stretta di mano (da qui il termine impalmare).
In un'epoca in cui addirittura si emanavano regolamenti e codici per regolare quanti centimetri di pelle potessero essere scoperti dalle donne della prima metà del Quattrocento.
Ci muoviamo tra teche e testimonianze preziose, anelli di ogni tipo, pettini, specchi, cinture, piatti e altri rari oggetti che costituivano proprio i doni d’amore, e notiamo un tentativo di compensare una spesso scarsa sostanza nella relazione tra uomo e donna con la ricchezza e la preziosità di tali regali.
Si alternano profonda meraviglia di fronte alla bellezza delle arti, e stupore per un passato che ci sembra lontano e assurdo, ma di cui invece ancora oggi vediamo strascichi e segnali che permangono e ci motivano sempre più al contrario, verso la valorizzazione dei talenti e del valore della donna.
Una storia, quindi, che ancora ci influenza nel linguaggio, in certe tradizioni, nell'idea e nelle rappresentazioni di donna che ci circondano.
Pensiamo alle pubblicità...
Ti unisci a noi? Se vuoi ti aspetto al Bargello domenica 4 oppure giovedì 8 per approfondire il discorso e ammirare i doni ricevuti dalle donne del passato, tra cui i deschi da parto, così scopri cosa sono!
Momento autocelebration!
Scrive Manuela: "...la dolcezza e la competenza di Mariagrazia [ndr. una volto ho condotto la visita a due voci con la bravissima collega Viola, aprile 2017], che si muove con leggerezza tra testimonianze artistiche e citazioni di personaggi dell’epoca, ci parlano anche di una passione salda e vibrante di due donne della nostra epoca per il proprio lavoro.
Scrivimi oppure iscriviti ai link (domenica 4 oppure giovedì 8) del tour sharing Iloveguido: più siete, meno spendete.
Ps Domenica è la prima domenica del mese e il museo è gratuito, paghi solo la guida.
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