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Visualizzazione dei post da maggio, 2018

La stanza della riflessione. [A cosa serve… la stanza 67 degli Uffizi]

Mi prenderete per pazza ma la sala 67 degli Uffizi è quella che preferisco. Grigia. Vuota. Spoglia. Nemmeno un quadro. Solo un mega divano. No, non è perché arrivo stanca a fine visita. Scostiamo la tenda della finestra: si intravede un angolo grigio di Firenze, un palazzo e un ulivo. Ma cosa ci fa un ulivo in un vicoletto del centro storico? Quest’albero, simbolo di pace, serve a ricordarci quella notte tra il 26 e il 27  maggio 1993,  quando una bomba di 200 kg di tritolo ha distrutto la vita di 5 persone,  la  famiglia Nencioni  con le piccole Nadia di 9 anni e Caterina di pochi mesi, insieme allo studente Dario Capolicchio, che si trovava in un’abitazione di fronte alla Torre de’ Pulci, oltre a 48 feriti.  La strage dei Georgofili . Ha colpito nel cuore una città, l’ennesima di quel periodo brutto, quando la Mafia si faceva sentire contro l' applicazione dell'articolo 41 bis ch...

SAFARI URBANO in partenza!

Eccoci con l'appuntamento primaverile del Safari Urbano a Firenze , ideato dal magico trio Deborah Croci , Lorenzo alias La tata maschio e l'illustratrice Burabacio . Sabato 12 alle 15 sarò alla guida di una ciurma di piccoli cittadini alla scoperta del nostro patrimonio. Ma come nasce un Safari? Dalla curiosità e dai libri, per quanto mi riguarda. Ogni volta che passeggio per Firenze, sono in bilico tra l'emozione (perché sto attraversando un pezzo di Storia) e un po' di nervosismo (perché non tutti riescono a non rovinare e sporcare qualcosa che è un po' anche loro). Eppure basterebbe poco, alla fine ognuno di noi è come uno strumento in una grande orchestra, in cui bisogna conoscersi, ascoltarsi, adattarsi, in cui ognuno deve fare la sua parte, perché siamo tutti importanti. Il rispetto passa dalla gentilezza e dalla consapevolezza che tutto è per noi, ma non è nostro, ne siamo solo custodi (citando il Papa) perché anche gli altri ne possano goder...